Sono specializzata in Psicoterapia Relazionale: per me è normale pensare e parlare di relazioni.
L’uomo, l’essere umano è programmato per vivere nelle relazioni, ma poi mancano alcune info di base su come gestirle al meglio.
Le relazioni possono essere viste come una specie di mattoncini in cui dentro ci sono pensieri ed emozioni con cui i genitori passano ai figli i contenuti che hanno dentro la testa (nel bene e nel male), costruendo così la loro identità e struttura personale.
La relazione è un legame che nasce all’interno della famiglia, con i genitori o figure di riferimento, attraverso l’insieme degli scambi e sorge dall’incontro dei bisogni : affetto (essere amato), stima ( avere valore per una autovalutazione positiva), riconoscimento ( di appartenenza ad un gruppo) …
Credo sia importante imparare a capire come funzionano le relazioni tra esseri umani, le relazioni coniugali, le relazioni tra i genitori, con le famiglie d’origine, amicali, lavorative. Talvolta basta un solo incontro con lo psicologo per imparare le relazioni in cui siamo immersi, quelle che ci fanno nuotare tranquilli nel mare della nostra vita (si vede che vivo e lavoro a Savona dal mio riferimento al mare!) e quelle che invece inducono una tempesta di disagio dentro se stessi.
Le donne e gli uomini devono poter usare la testa (pensieri + emozioni) sempre, soprattutto nelle difficoltà.
Il bisogno dell’essere umano di una relazione e di un legame soddisfacente costituisce il motivo fondamentale della vita: avere la possibilità di crescere in una famiglia, avere degli adulti che siano di riferimento nella vita quotidiana, avere poi degli amici, dei colleghi, condividere la propria giornata quotidiana con altre persone permette di costruire una propria struttura personale attraverso uno scambio relazionale interattivo fatto di affetti, pensieri e parole.
Sin dai primi mesi di vita del bambino, quando gli eventi sono favorevoli e le cure amorevoli e costanti, si stabilisce un senso di fiducia di base attraverso la relazione con i genitori che costituiranno in seguito il fondamento della capacità di affrontare la vita e le eventuali criticità che potranno arrivare.
I genitori dovrebbero fornire ai figli un bagaglio per la vita: un zaino pieno di risorse (capacità di…, essere bravo a…, sapere, dubbi, mancanze, soluzioni per problemi, pensieri, saper riflettere ed essere critici…) che li accompagnerà mentre diventeranno grandi.
I modelli di riferimento mentale ed affettivo sono quelli che abbiamo vissuto in casa nostra, anche se a volte è difficile rendersi conto di quanto ci stiano influenzando. Si assiste ad una trasmissione di comportamenti ed atteggiamenti non attraverso la genetica ma attraverso il ripetersi quotidiano di scene di vita e scambio familiare all’interno di una stessa casa!
Inoltre c’è il rischio che quanto non viene risolto in termini di problematiche, relazioni confuse e dolorose (perché anche di questo è fornito l’animo umano) nel rapporto con uno od entrambi i genitori venga esportato sul coniuge o sul figlio. In maniera non consapevole e quasi automatica la sofferenza, l’insicurezza, l’ansia, l’angoscia passano da una generazione all’altra se qualcuno all’interno di quella particolare famiglia non si assume la responsabilità per un cambiamento.
Stress ansia angoscia che derivano dal gestire in maniera inadeguata le relazioni in cui siamo immersi…
La fiducia in se stessi rappresenta gran parte dell’autostima ed è essenziale per riuscire ad affrontare le sfide che la vita ci pone tutti i giorni.
Lo psicologo può rivelarsi un valido aiuto per imparare a stimarsi: riuscire a pensare a se stessi, al proprio valore, alle proprie caratteristiche.