#traccedilucezanuso
E’ iniziato dal 13 Aprile 2018 un gioco fotografico aperto a chiunque voglia partecipare (bambini, adulti, anziani).
Ospito con molto piacere sul mio blog < Livello di vita soddisfacente> le istruzioni dell’artista Giorgia Zanuso, che l’ha ideato, che ci indicano come partecipare:
1) Scatta una fotografia artistica con un mio quadro come sfondo recandoti presso una delle gallerie con cui lavoro (anche i galleristi e i collezionisti che posseggono un mio lavoro possono partecipare) oppure visitando le fiere d’arte dove espongo
2) Fai un post su instagram con hashtag #traccedilucezanuso
3) invia la/e foto a retoucheboutique@gmail.com
L’autore della foto più bella verrà premiato con una mia opera di piccole dimensioni. Il tempo a disposizione per fare le foto sono 6 mesi.
Di seguito i link delle gallerie/dei galleristi presenti su instagram dove potete trovare le mie opere
@colossiarte
@respublica_galleriadarte
@fabiani.alessandra
@marcoantoniopatrizio
@zeitgallery
@kahunaproject
@glaucox72
#traccedilucezanuso !!! W la fantasia!
Per qualsiasi info scrivere a retoucheboutique@gmail.com
Di seguito inserisco alcune tracce biografiche
Giorgia Zanuso https://www.giorgiazanuso.com Nasce a Finale Ligure nel 1985, vive e lavora a Bergeggi. Cresciuta sin da piccola tra opere di arte e design, architetto di formazione, decide nel 2012 di avviare la sua carriera artistica progettando opere dal forte impatto neo-costruttivista. Inizialmente, quasi fosse un’azione catartica, applica in maniera istintiva ed emotiva led e fili (le relazioni umane) sulla tela pura, che considera fonte primigenia di vita. Successivamente si dedica allo studio della geometria sacra, alla sequenza dei numeri legati alla natura e si confronta con diversi testi antichi. Da queste ricerche elabora opere che realizza con granulati disposti secondo varie forme concentriche, alcune delle quali rimandano ai Mandala tibetani. Nonostante ciò, l’istintività protagonista dei primi lavori prevale su quest’ultime indagini, tanto da riportarla a continuare la ricerca avviata inizialmente. Succede a questa una fase più espressionista in cui la tela non è più immacolata, ma è pervasa da materiali diversi e materici; l’artista adopera colori sfumati che riflettono le svariate intensità delle luci e dei colori del paesaggio ligure dove vive. Con la realizzazione del ciclo dei Sipari l’indagine prosegue su fenomeni direttamente collegati alla teoria del colore e alla complementarità cromatica. Oggi la sua ricerca approda all’unione di tutti gli studi precedentemente svolti in un ciclo di opere che unisce il minimalismo che tanto l’affascina agli approfondimenti di origine orientale, trasportando e incidendo il tutto su plexiglass.
Nonostante la breve carriera, ha già preso parte a diverse esposizioni e fiere italiane. Nel 2016 è stata inserita nel Dizionario degli artisti liguri edito da De Ferrari e nel 2016, 2017 e 2018 nell’Annuario d’arte moderna artisti contemporanei pubblicato da Acca Edizioni.