Percorrendo la strada che sale da Bormio per portar in vetta al Passo dello Stelvio, si può attivare dentro di sé un percorso o di espiazione o di risarcimento. Non sembra una strada normale, induce riflessioni particolari, poi quei numeri progressivi sui tornanti obbligano a fermarsi sul precedente e su quello che sarà il successivo.
Metafora del cammino della vita.
Non è così scontato scorgere, vedere e gustarsi il successivo, molti si perdono lungo la strada, non osano, non vanno né avanti né indietro, sostano nel nulla/pantano perenne.
Altri pensano che sia giusto dopo tanta fatica finalmente si veda la vetta. Esistono tante persone impegnate quotidianamente nello svolgere al meglio la loro vita, esser felici, far felici chi hanno vicino.
Qualcuno dovrebbe sparire al prossimo tornante, inghiottito dalla nebbia niente, mostro che si occupa di sostituire quelli che non riconoscono né il valore della loro vita né quello degli altri.
Quando ti appaiono i colori stile Mondrian pensi di esserti perso per sempre o di avere capito tutto dalla vita: la bellezza della strana e completa sensazione di smarrimento.
Poi prosegui, perché la strada si snoda ancora lungo altri tornanti. Non sai se parlare al conducente, se metterti tu alla guida, ti senti un estraneo in quel mondo naturale così perfetto, che ancora oggi si chiede quale sia il vero significato della vita dell’uomo?
E tu quale significato attribuisci alla tua vita? Hai il coraggio di pensarci?
Buona riparazione a tutti!