Strega di Babbo Natale – edizione 2018
Strega della Psic o Psic della strega?
La strega l’ho sempre associata alla favola di Biancaneve, ma forse esistono tante specie di streghe attorno a noi, dentro di me, se l’ho quasi sognata. La parte più oscura che abita la nostra mente, la parte più autentica, il lato più sincero in cui entriamo in contatto con l’umana miseria.
Provate a stare vicino ad una persona di mezza età a cui è stato portato via il lavoro, se volete sperimentare il vostro grado di bontà natalizia. Dategli dei soldi, ma la parte più difficile è dare la dignità che si perde nel momento in cui svanisce il ruolo lavorativo ricoperto.
Anzi più soldi date e più vi verrà rabbia di essere gli unici che credono che un essere umano necessiti di risorse economiche per vivere e per riprendersi. Anche la stupida umiliazione del denaro per i regali di Natale… La persona stessa si sentirà schiacciata dalla vostra rabbia, sarà dispiaciuta di vedervi stare tanto male per lei, e di non sapere come stemperarla.
I vari servizi preposti alla ricerca o al sostegno al lavoro sono limitati, fittizi, più che altro incompetenti.
Se poi tra le varie sfortune oltre il lavoro ha perso anche la casa, perché l’ex coniuge (che esiste quasi sempre nei casi più drammatici ) se l’è presa avanzando diritti vari – quelli dei soldi che attivano delle ragioni che il cuore non conosce – è quasi impossibile venirne fuori.
Lo so che è difficile capire, lo so davvero, ma se non si capisce meglio ammettere di non capire e non dire che va tutto bene, perché nemmeno si riesce ad immaginare l’angoscia che può stare dietro ad una tale situazione. Pensare di non avere responsabilità è un atto di vigliaccheria, agli esseri umani però piace, quasi si beano di essere vigliacchi, mettendo a tacere la coscienza con frasi particolari.
Ma non aiuta chi è in difficoltà, che tra le varie strategie di uscita contempla anche il suicidio. Per carità non ostentate una “condotta ispirata a un ipocrita perbenismo” .
La mia strega mentre è seduta su una panchina di fronte al mare sa che certi fatti della vita non si possono evitare, lo sa che si incarta e che si incastra nei pensieri e nei progetti, che si avviluppa nel dolore, che dovrebbe fare come altri che se ne” fregano” (o si fregano da soli senza rendersene conto) ma si ostina a non accettarli, sino al punto di rischiare di tirarsi via da alcune relazioni.
Per me la strega rappresenta una sorta di eterno confronto, un mettersi alla prova. Un dover affrontare un nemico, molto spesso interiore che induce a fare un salto nel cambiamento. La strega del mio cuore mi conduce all’alba di un mio nuovo giorno di vita. Ma la strega forse sono io, no sono proprio io: mi riconosco in tanti suoi pensieri!
Non è strettamente inerente con questo articolo, ma siccome non ho tempo di scriverne un altro voglio aggiungere che la strega crede che se la Chiesa volesse veramente farci credere, sospenderebbe la messa di Natale in onore delle vittime di pedofilia e di tutte le altre vittime che quotidianamente perdono la loro vita.
Non abbiate paura di avvicinare la strega, vi garantirà un Buon Natale: auguri a tutti, anche ai più malvagi e mentecatti degli esseri umani.
Alle persone innocenti, limpide auguro un futuro in cui i loro pensieri possano realizzarsi nella magia della vita quotidiana.