Strega di Babbo Natale?
Strega della Psico o Psico della strega? Era da tanto che non sognavo l’alter ego della strega, non era vecchissima, una donna di mezz’età anche passabilmente piacente ma con degli occhi cattivi e carichi di odio, con una sorso di vittimismo addosso come se dovesse caricarsi del dolore del mondo. Praticamente molto invecchiata dal suo sgraziato e disarmonico atteggiamento.
La strega l’ho sempre associata alla favola di Biancaneve, ma forse esistono tante specie di streghe attorno a noi, dentro di me, se l’ho sognata. La parte più oscura che abita la nostra mente, la parte più autentica, il lato più sincero in cui entriamo in contatto con l’umana miseria.
Allora voglio dare sfogo ai miei sogni peggiori con la suddetta strega.
La strega mentre correva pensava ma come si fa a mettergli contro il figlio per anni e poi presidiarlo sul luogo di lavoro? Non si tratta di sentimenti, di una grande storia di amore ma di soldi, ragioni a cui neanche i familiari e le amiche riescono a star dietro.
I soldi attivano delle ragioni che il cuore non conosce. La mia strega sta delirando? Ahimè no, anche lei non sopporta certi tipi di donne e forse anche di uomini: nel mio lavoro ne incontro tutti i giorni.
La strega mentre è seduta a sorseggiare un aperitivo sa che certi fatti della vita non si possono evitare, lo sa che si incarta e che si incastra nei pensieri e nei progetti, che si avviluppa nel dolore, che dovrebbe fare come altri che se ne” fregano” (o si fregano da soli senza rendersene conto) ma si ostina a non accettarli, sino al punto di rischiare di tirarsi via da alcune relazioni.
Per me la strega rappresenta una sorta di eterno confronto, un mettersi alla prova.
Un dover affrontare un nemico, molto spesso interiore che induce a fare un salto nel cambiamento.
La strega quasi mai è stata donna reale (qualche persona pessima però l’ho incrociata). Certo per chi come me si espone, non tace praticamente mai, induce i nemici ad avvicinarsi, esser indotti in tentazione di uno scontro reale può capitare. Ma bisogna cercare di resistere, solo per sferrare il colpo finale, quello definitivo, con cui spazzare via la metaforica bruttezza del mondo circostante e la cattiveria delle persone inutili.
Lo so che la strega non può produrre consapevolezza delle nefandezze che altri commettono, di quanto si distrugga e invada la vita degli altri, ma un consiglio anche se si perderà nel vento lo voglio dare: cara altra da me impara a chiedere scusa, non capirai forse neanche il perché, ma magari conservi una minima possibilità di esser salvata nel ricordo degli altri. Lo so che non funzioni mentalmente, ma io da inguaribile sognatrice spero sempre che tu riesca ad attivare il tuo primo pensiero adeguato!
La strega pensa ma perché “quella” non si veste meglio? In modo più adeguato alla sua età? Così mette in ridicolo la categoria, poi tutti ad insultare le streghe perché si conciano in modo ridicolo… Bisogna tenere conto dell’età e dei luoghi in cui ci si muove, non fidarsi troppo di alcune amiche che consigliano di osare quando osare diviene attirare la pena degli altri per come ci si è agghindate.
La strega riflette sul passato. Non accetta alcuni pezzi del passato, lo vorrebbe strappare via da se…come poter tollerare quello degli altri in cui non è emotivamente coinvolta? Farebbe un laboratorio psicologico per imparare a tagliare via il passato per cucire e confezionare qualcosa di completamente diverso che sappia far sentire semplicemente speciali.
Del suo passato non sopporta quasi niente al limite della rigidità, prova rabbia disperazione acuta ma poi sente che è normale così a non adattarsi altrimenti.
La Strega si tormenta sullo spreco di cibo, sullo sciorinare di menù improbabili e impossibili da ingurgitare da inizio a fine sotto le feste, ma io non so che cosa posso fare. Certamente non spreco, talvolta rischio avvelenamento pur di non buttare via se mi è sfuggito qualcosa. Lei propone di educare ad usare la testa diversamente sul cibo? Già esistono tantissime iniziative, a me viene solo da aggiungere di disgiungere il cibo dalla donna, dal non utilizzare che cosa una donna sa cucinare per valutarla, soprattutto da parte di altre donne.
Poi passando dalle tariffe di alcuni professionisti, molto creative, alla questione delle aree canine in Savona (il minimo indispensabile come gesto di civiltà), alla decine di auto in quarta e quinta fila altro che doppia, ai servizi per i cittadini che non ci sono, etc etc.
la strega del mio cuore mi conduce all’alba di un mio nuovo giorno di vita.
Ma la strega forse sono io, no sono proprio io: mi riconosco in tanti suoi pensieri!
Lo so che siamo sotto Natale ma non siamo tutti più buoni; credo nel diritto delle persone di vivere in maniera sincera che rende liberi anche se costa un po’ di più, in soldi mentali!
Non abbiate paura di avvicinare la strega, vi garantirà un Buon Natale: auguri a tutti, anche ai più malvagi e mentecatti degli esseri umani. Alle persone innocenti, limpide auguro un futuro in cui i loro pensieri possano realizzarsi nella magia della vita quotidiana.