SOGNATORI
C’è bisogno di visitare la mostra a Milano per entrare in contato con i propri sogni?
Non dovrebbe essere una esperienza umana quella di vivere i sogni? Tutti abbiamo dei sogni, la maggior parte dei lettori commenterebbe!
La mattina quando attraverso la mia città intorno alle 8, il panorama che mi si para davanti è quello in cui la maggior parte degli adulti e dei ragazzi sono immersi nel loro cellulare, senza nemmeno guardare dove mettono i piedi o chi incrociano. Gli occhi non sono accessibili al contatto.
Quindi ritengo che una visita al percorso emozionale rivolto ai sogni possa aiutare ad iniziare a far mettere in comunicazione con il nostro mondo interno.
Ci sono installazioni che rispettano il diverso grado di sapersi mettere in discussione e di giocare.
Andare sull’altalena può essere associato solo ai bambini, relegato a quando si era piccoli, da adulti ci sono poche opportunità di salire sull’altalena al parco e di lasciarsi dondolare nel vento. Magari si ha anche paura di cadere da adulti, ma in senso metaforico pensarsi sull’altalena può aiutare a lasciarsi andare, a liberare energie positive per sé stessi, a rompere gli schemi rigidi in cui si rischia di ingabbiarsi.
La vasca con le palline è un’altra di quelle esperienze che da grandi non è sempre possibile concedersi; ma la leggerezza e la possibilità di lasciarsi cullare dai pensieri fantastici, mentre si è immersi nelle palline colorate dona davvero serenità e gioia di vivere!
Visitare Museum of Dreamers può fornire elementi per gestire pensieri ed emozioni in modalità alternativa e attivare il dubbio che si possa squarciare quella barriera di eccessiva severità verso se stessi. Io mi sono divertita!
Una domanda: quale sogno state inseguendo ora? Lo avete già individuato?