Sembra che le persone adorino misurare la loro intelligenza, il loro quoziente intellettivo e andare poi a verificare se possiedono i parametri giusti. Gli articoli in cui si dà la possibilità di controllare l’intelligenza vengono letti prima e più velocemente di altri, evidentemente esiste il bisogno di ricevere conferme sul proprio valore e capacità.
Secondo me è intelligente chi asseconda il suo modo di essere, non lo forza, chi vuole imparare e sviluppa la sua conoscenza e cerca di connettere tutto quanto dentro la sua testa.
Chi sperimenta, chi non odia il cambiamento, i dubbi e le incertezze; chi non ha paura di mettere in discussione le convenzioni ed i limiti, per arrivare a scoprire, ed introdurre nella propria vita qualcosa di innovativo.
Chi si conosce ed affronta le sue paure esplorando fuori da se, entrando in contatto con altre persone, talvolta anche perfetti sconosciuti. Chi viaggia sia fisicamente che mentalmente, alla scoperta della felicità.
Comunque per non deludervi alcuni sintomi di intelligenza ve li scrivo: essere il primogenito, avere un gatto, essere mancini, preoccuparsi e cercare di realizzare i compiti che si devono portare a termine senza distrazione, prendersi cura del proprio corpo.
Non fumare, praticare sin da piccoli attività extra scolastiche, osare di sperimentare situazioni al limite, tanto per portare un po’ di stimoli sulla ricerca dell’intelligenza.
Esistono genitori che vorrebbero avere figli mirabili e superiori alla media, senza accorgersi che così li spediscono verso un destino poco clemente, e li condizionano a condurre una esistenza infelice.
Partner che per coprire quella che valutano essere la loro insicurezza si affiancano a partner che loro ritengono brillanti, costringendosi a vivere nell’ombra, senza aver mai conosciuto la luce.
Amici che sfruttano l’intelligenza degli altri amici, per accedere a condizioni di vita che a loro sarebbero precluse; ma spesso risultano inadeguati e fuori luogo, esponendosi ad essere ridicoli.
Non credo che l’intelligenza sia comunque un’attitudine molto sviluppata, altrimenti non esisterebbero brutture come quelle dei bambini che vivono negli istituti. Ne esistono tante altre, vi invito a scovare le brutture e a combatterle, per far vedere che voi possedete l’intelligenza e la sapete usare!