Quando smettere?
Di farsi problemi verso il mondo esterno, le relazioni con gli altri? Quando ti perdoni da solo ed un po’ ti lasci perdonare da chi ti sta vicino, facendo un bagno di umiltà.
Di voler annegare l’altro/a nella coppia, con la presunzione di sapere quello che va bene, egoisticamente anche e soprattutto per voi stessi.
Di giocare pericolosamente la vita in sfide che portano ad alzare solo barriere verso l’esterno? Meglio lasciarsi andare alla conoscenza ed al confronto, al conforto da parte degli altri.
Di farsi di droghe, alcool e sostanze varie? Quando decidi che è meglio vivere, anche se può essere anche faticoso.
Di fare i bravi genitori, dicendo sempre e solo di sì? Quando vi accorgerete che i vostri figli si stanno guastando, che non sono capaci di non farsi coinvolgere nelle cosiddette bravate, solo perché non hanno mai sentito dire di NO in vita loro!
Di sperare? Mi verrebbe da consigliare mai; ma ci sono momenti in cui non ci si può tormentare per dubbi, situazioni o occasioni che non arriveranno mai. Allora bisogna imparare a tutelarsi da soli, a sopravvivere per il bene nostro … andar oltre lo smettere.
Di essere felici? Mai: quello davvero mai. Sentirsi in diritto di riempire ogni singolo momento di gioia, lottando contro chi prova a dirti che sei un povero illuso perché pensi di poter vivere meglio degli altri pretendendo di aspirare alla serenità; di fare il diverso; dove credi di poter arrivare? (tu e le tue regole di vita così fuori dagli schemi!)