Quella maglia e quei pantaloni che vengono lanciati nella stanza, quasi fosse una simulazione di volo.
Che colpa ne hanno, tanto da subire quasi sempre atterraggi di fortuna.
Ma vale la pena che i genitori si impuntino sul pigiama lanciato, solo perché ad occhio nudo crea disordine quando poi esiste una disorganizzazione interiore che è di gran lunga più estesa dell’indumento finito casualmente per terra, e non sopra una sedia, sulla scrivania, sul letto o anche sul tappeto?
Le regole vanno date ai figli; sin da subito i bambini piccoli sono competenti per impararle. Solo che è un po’ faticoso dire di no.
Non è bello finire nella categoria genitori frustrati dal disordine lasciato in giro per casa dai figli.
Le punizioni che non possono diventare mero controllo del genitore sul figlio; dosate la vostra pazienza.
Ciascuna persona dovrebbe conoscere i suoi limiti e giocare con quelli anche con i figli. Esiste un livello di sopportazione diverso quando i figli non spengono la televisione, quando non vengono a mangiare, quando non iniziano a fare i compiti, quando li cerchi sul cellulare e non rispondono…
I genitori devono essere sereni, vivere sereni, avere i loro confini sufficientemente chiari. E volare finalmente felici nell’atmosfera casalinga, senza fare intralciare il loro traffico da un pigiama.
Perché poi quei figli cresceranno e l’innocente pigiama volante diventerà l’incapacità di stare dentro una relazione a due, un confronto tra amici, tra colleghi, fra compagni di squadra.
A volte è bello volare, ma talvolta bisogna anche lasciare lo spazio agli altri per volare; avere il senso dei confini personali per vedere quelli degli altri.