Pensiero posto fisso
Musica+ lavoro+ dignità +futuro : una esperienza particolare quella di venerdì scorso a Vado Ligure #NOTES2THEFUTURE!; parole e contenuti che la musica ha permesso di veicolare attraverso brevi ma consistenti interventi nel corso della serata.
Avevo preparato un mio intervento che riporto in parte sul mio blog, soprattutto in qualità di Psic di Radio Savona Sound.
Per quanto riguarda il lavoro non è decisamente uno dei periodi migliori, a maggior ragione se si rimane imbrigliati negli schemi mentali classici del posto fisso. Non si è estinto ma è per pochi.
Proprio perché bisogna conservare la propria dignità umana, ed alimentarla affinché altri non si approfittino di noi, mi piace far riferimento a Gaber dall’Album Anni Affollati e alla sua traccia su Il futuro <ora finalmente, io non ho futuro, ora io preferisco pensare che, ciò che mi spinge fuori, sia solo una conseguenza o meglio, una forza, che è alle mie spalle. Davanti c’è soltanto uno spazio vuoto, come se da un momento all’altro le cose potessero uscire dal silenzio e rivelarsi>
Gaber ci invita a confidare nella forza e nella rivelazione che l ‘essere umano dovrebbe trovare dentro se, senza dipendere da altri.
Sempre Gaber ne Il presente: <E allora? Non c’è più l’interlocutore? no signori, dimenticavo i più geniali siamo qui, noi i migliori. Intendo dire tutti quelli che sono riusciti a togliersi di dosso la pesantezza di qualcosa che ingombra …> Gaber ci esorta a vivere il gioco della vita, onde evitare di impantanarci nelle schifezze dei fatti di vita quotidiana, tra cui anche il lavoro.
Ogni individuo ha diritto al lavoro e ad uno stile di vita soddisfacente. Ciascuno ha dentro delle risorse non sempre ben identificabili. Molto spesso la mancanza di lavoro crea disagio psicologico: la persona si trova da sola a gestire un baratro enorme!
Alla disperazione mentale, spesso si aggiungono abuso di sostanze droghe e alcool che vengono usati per riempire questo vuoto, aumentando ancora di più il disagio.
Io negli anni 1999/2000 ho collaborato come psicologa con contratto di collaborazione occasionale con la Provincia alla costruzione dei Centri per l’Impiego, che andavano a sostituire i vecchi Uffici di collocamento; una volta terminati i fondi sono stata lasciata a casa…prima illusa e poi dis illusa. Non mi sono arresa perché non potevo permettermelo a livello economico e mi sono costruita un nuovo spazio di consulenza rivolta prevalentemente alla coppia e alla famiglia, rientrando nel popolo partita iva.
Ci sono ancora tanti passaggi da compiere per costruire un buon futuro per i cittadini; sapere usare la testa fa la differenza per creare iniziative valide e di buon esempio per tutti, anche per coloro che non si sentono realizzati a livello personale e lavorativo.
Non è facile, ma non bisogna perdere la fiducia in se stessi e nello sviluppo sociale. Solo credendo nel valore umano della persona e nelle sue possibilità di cambiamento si può sfidare il futuro ed abbellirlo per se e per tutti.
Il futuro diventa la realizzazione di tutte le possibilità di vita che ci attraversano la testa. E’ l’opportunità di cambiamento quando le cose proprio non vanno o si è impantanati in paludi di vita, da cui non sembra possibile uscire.
Non dimentichiamo che le cose possono anche andare bene.