Mamma e dintorni
Dedicato a tutte le mamme che con dignitosa riservatezza, rispetto e eleganza si sono messe in discussione, hanno accettato di giocare il loro ruolo diversamente e si sono trasformate in splendide donne.
A tutti i figli che sono passati dal mio studio e con fatica si sono liberati dai pesanti condizionamenti dei genitori per volare finalmente liberi nella loro vita!
Ci sono tanti tipi di mamma, tutti diversi.
Diventare genitore richiede la massima assunzione di responsabilità nei confronti di un altro individuo.
C’è chi pensa che la mamma debba saper cucinare, stirare e pulire; c’è chi apprezza anche altre caratteristiche altrettanto valide e utili.
Per alcune donne fare figli è facile e normale, meno poi occuparsene; c’è chi ha fatto figli solo perché così faceva l’amica, la cognata, la sorella… Ci sono donne che non funzionano e fanno dei danni enormi sui figli, talvolta irreparabili.
Mamme che non hanno potuto allattare e vengono fatte sentire in colpa sin da subito.
Esiste anche il papà: i genitori sono due. Poi ci sono i nonni ed altre figure di riferimento.
Ci sono mamme che esistono solo per i loro figli, per gli altri bambini o ragazzi non fanno niente.
Esistono donne fantastiche che i figli non li hanno mai avuti, ma non per questo non esprimono ogni giorno la loro generosità e dedizione agli altri!
Mamme tanto attente a che cosa danno da mangiare ai loro figli, salvo poi parlare al cellulare senza auricolare mentre guidano.
Se non si sta attenti in automatico interviene e si attiva la trasmissione intergenerazionale della sofferenza dai genitori ai figli attraverso le varie generazioni – non attraverso i geni ma con gli atteggiamenti ed i comportamenti di vita quotidiana.
Ci sono mamme che buttano sui figli la frustrazione di una relazione di coppia che non funziona, tarpando completamente un loro progetto di vita autonomo; senza minimamente preoccuparsi dell’enorme potere che un genitore ha sul proprio figlio.
Mamme che hanno la pretesa che i figli restino con loro a tenere compagnia, anche se non è certo colpa dei figli se non sono state in grado di costruirsi una sana relazione sentimentale.
Mamme che devastano la figura del padre, distruggendo ovviamente contemporaneamente l’equilibrio del figlio.
Mamme che fanno sentire in colpa i figli che via via che crescono ed esprimono la loro autonomia; mamme che non si rendono conto di costringerli a fuggire lontano da loro.
La mamma fa i conti con la sua propria mamma reale e mentale e con il rispettivo papà; se non si sanno fare i calcoli adeguati sui modelli, è bene allenarsi per non fare troppi errori.
Il papà fa i conti con la sua propria mamma reale e mentale e con il rispettivo papà, e deve prendere nota che la dimensione materna incide anche su quella paterna.
Mi sento di scomodare anche Fabri Fibra con la sua canzone sulla mamma.
Sono la prima a dire che è bene aver cura della propria immagine corporea e del proprio fisico, ma tutto questo non può prescindere dall’equilibrio mentale ed affettivo. Vi suggerisco di utilizzare la figura dello psicologo senza troppa paura. Al limite provatelo una sola volta, ma mettetevi in gioco
E’ vero che non esistono molte soluzioni pubbliche alle carenze materne, e di quelle che ci sono alcune etichettano molto negativamente e fanno sentire incapaci, di serie B, o delle perfette sfigate. Ma cercando, si trovano ottime soluzioni.
Essere mamma è splendido, ma non richiede solo spirito di sacrificio, il messaggio più bello che si possa trasmettere hai figli è la voglia di vivere e di sentirsi in diritto di essere felici!