Lettera, amore & conti in sospeso
Hai trascorso almeno 20 con tuo marito, vi siete sposati giovani in Chiesa , guidati anche da una fede che vi avrà sicuramente aiutato nelle difficoltà (almeno io penso che sposarsi in chiesa serva a quello, oltre a tutte le altre possibilità). Avete fatto dei figli e spero per voi che abbiate avuto un valido progetto di coppia in cui credere, che vi abbia riempito le giornate, soprattutto per una come te così speciale! Poi nel corso nel tempo qualcosa nella vostra relazione non deve aver funzionato, nonostante la potenza dell’amore vi abbia sempre animato nel migliore dei modi. Ma forse non ti avevano insegnato a prendere cura di te stessa, è capitato a tante donne di altra generazione, anche le più valide che ho incrociato nel mio cammino di vita. Alle donne non è mai stato insegnato abbastanza il loro valore nelle loro famiglie d’origine, il sapersi difendere, pensa che alcune perdono la loro libertà individuale mentale e fisica, subiscono pesante violenza, altre perdono la vita.
O forse tu non ti sei voluta occupare di questo aspetto, chiusa nella presunzione trasmessa dalla tua famiglia d’origine di essere perfetta, pur essendo avvolta da una pesante cappa di malessere transgenerazionale: voi tutti perfetti ineguagliabili sempre all’altezza delle situazioni pur non avendone mai affrontata una in prima persona, sbagliavano solo gli altri – tu sul tuo piedistallo!
Scusa ma ogni tanto le parole sfuggono al controllo, sarà per le competenze che ho acquisito nel corso della mia esperienza professionale…
Neanche i gravi fatti accaduti ai tuoi fratelli ti hanno scosso, fatto sorgere qualche dubbio che qualcosa che non andava nella tua organizzazione familiare e che quindi fosse da revisionare.
Comunque sia andata non ti sei curata dalla tua coppia, l’hai lasciata spegnere. Sono entrate altre persone nella vostra coppia, tu non hai fatto niente per recuperare tuo marito; hai solo provato a ricattarlo, nella tua famiglia d’origine i capricci avevano sempre funzionato, così pensavi potesse funzionare la minaccia con il coniuge. Hai usato anche i tuoi figli in maniera meschina, come forse tu a tua volta eri stata usata come figlia. Hai tentato di farti accudire da loro, perché tu sei la madre, te lo dovevano, li hai bloccati anche a dormire con te nel tuo letto matrimoniale nonostante la loro età oramai adulta, ogni malessere passeggero lo trasformavi in malattia mortale per fissarli lì con te.
Lo sai che i figli pur di conservare le figure genitoriali necessarie alla loro sopravvivenza arrivano a stravolgere la loro realtà mentale? ( ad esempio quando subiscono un abuso da un genitore) Quindi tu hai affondato la lama nella loro anima. Inutile ricordare che le competenze professionali nulla possono contro il disagio mentale, anzi creano una maschera ed una barriera al di là della quale le persone che hai attorno rischiano di non vedere nulla , o meglio preferiscono non vedere nulla! Mi viene da aggiungere che hai delle amiche pessime che non hanno avuto il coraggio di contraddirti, certo è più facile così!
Non ti sei mai occupata di prender parte alle attività di tuo marito nel vostro tempo libero, ti andava bene così, correvi subito dalla tua famiglia d’origine. Eri solitaria perché nessuna, neanche le mogli degli amici di tuo marito ti sopportavano e tu sparavi a zero sempre su di loro; nella tua presunta superiorità niente ti andava a genio.
Adesso siete separati da 10 anni, tu hai provato a mettere i figli contro il loro padre, già per questo dovresti essere perseguibile penalmente! Tua figlia praticamente per sfuggire dalle tue grinfie è andata all’estero.
In un momento di lucida follia hai deciso che dovevi infestare la vita del tuo ex, lo hai deciso solo perché ci sono degli interessi economici. Va bene gli esseri umani sono molto finanziari. La legge non te lo impedisce, non riesce neanche a proteggere le vittime di violenza.
No, non ti importa di mettere in imbarazzo tuo figlio facendo le tue innumerevoli incursioni sul posto di lavoro, tu sei la mamma pensi di poter disporre della sua vita, non ti viene il dubbio di avergli devastato l’esistenza , di essere ingombrante. Ti suggerisco di chiedergli scusa…e se poi magari decidessi di lasciare una possibilità al tuo ex non sarebbe male.
Lo so che tu sei una donna sofferente, che nessuno ha mai veramente capito il tuo disagio, ma ti assicuro che puoi ancora fare qualcosa per te, puoi ripartire; ne troverai la forza: esistono ottimi psicoterapeuti, da sola non ce la puoi fare, e soprattutto diffida delle amiche quelle non sono donne cattive, ma non hanno le capacità di aiutarti, con loro puoi passar il tuo tempo libero non sotto casa dell’ex né sul posto di lavoro di tuo figlio.
Post dedica alla stupidità di quella mamma che proprio lunedì anche lei si è presentata sul luogo di lavoro dell’ex – ovviamente di fronte al figlio – per chiedergli il recapito della commercialista da cui sono sempre andati! Non commentate che se lo era dimenticato, povera donna…