LE TESTE DELLE DONNE
Ho deciso di utilizzare le foto delle tre opere del Maestro Ylli Plaka, perché, come ho scritto al Maestro, riescono secondo me a descrivere la potenza dell’essere donna. Inoltre, sottolineano la particolarità delle donne nell’usare la testa o nel sentirsi inadeguate e impossibilitate e quindi trattenersi dal farlo; a seconda del contesto di appartenenza, e del periodo storico sociale di vita.
L’Arte di Ylli Plaka mi è venuto in aiuto per rispondere alle parole del Prof. Barbero che sostiene che le donne sono insicure e poco spavalde, così da arrivare ad avere meno successo degli uomini.
Nelle tre opere di Ylli Plaka la testa risalta, assume una potenza capace di smuovere dentro la nostra pancia la risposta adeguata alla provocazione del Prof. Barbero, che deve essere colta con infinità serenità.
Le tre teste delle opere, su cui il corpo va ad avvolgersi, sono teste luminose, che trasmettono senso di equilibrio, consistenza ed un carico di pensieri uno più bello dell’altro.
Sono tre teste che irradiano sicurezza, senso di adeguatezza, capacità di sentirsi perfette nella propria unicità di donne, di uomini, di esseri umani!
Non conosco la storia del prof. Barbero, ma per arrivare a proferire la sua tesi sul gender gap e competizione professionale con i temi che sono apparsi nell’articolo del 21 ottobre, posso intuire che non abbia sperimentato relazioni serene con le persone attorno a lui, e non abbia attivato alcuna consapevolezza per il cambiamento.
Altrimenti non arriverebbe al punto di troneggiare in un articolo così grande, come spazio occupato nella pagina del quotidiano; per di più posto dopo la pagina in cui si scrive dell’omicidio di Elena, uccisa a martellate a Brescia.
Nel leggere l’articolo sull’uccisione così efferata di Elena viene a galla un senso di schifo per il genere umano, che scorre interiormente come un fiume in piena.
Lo schifo è rivolto prevalentemente a noi osservatori che non riusciamo ancora a farci coinvolgere pienamente dalla questione di questi crimini contro le donne.
Vorrei leggere sulle bacheche quanto ciascun utente di FB ha provato a fare per affrontare il fenomeno, a quanti invece fa comodo non sollevare polvere perché poi non saprebbero come giustificare la loro mancanza di azione.
Credo che le teste di fronte a questo immobilismo rotolerebbero via, iniziando a piangere per la manifestazione di tanta sofferenza.
Io per queste teste ho provato amore puro sin dal primo momento in cui le ho viste esposte ed ho attivato dentro di me il proposito di utilizzarle come simbolo per tutte quelle Donne che non sono ancora capaci di amarsi, ma non per loro responsabilità!
- De Andrè:
<…anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.>
* Le opere nella foto sono del Maestro Ylli Plaka