L’anima del gelsomino
Si è vero, la follia di una donna mi ha privato della mia vitalità rigogliosa, ha reciso le mie radici ed ha interrotto il profumo dei miei fiori. Esistono madri che arrivano ad uccidere i loro stessi figli, figurarsi sradicare una pianta …
Ma quella donna stava molto male, era in preda alla confusione acuta, era cresciuta in una famiglia priva di amore, solo pura formalità, esteriorità, apparire perché così chiedevano le convenzioni sociali, ma non ha mai avuto dei genitori che si occupassero di lei e dei suoi fratelli. Donna cresciuta senza amore, che ai suoi figli poi non poteva trasmettere amore, il cui marito si era illuso di salvarla anche se non esiste danno peggiore che quello di ILLUDERSI di salvare il coniuge con un matrimonio sostitutivo di un percorso psicologico.
Si sono un gelsomino che ha imparato a riflettere moltissimo sulle relazioni umane, la mia passione sono le relazioni familiari.
E mi struggo nell’osservare che sembra più facile giudicare, sparlare degli altri che non ammettere di essere anche imperfetti, sbagliati, bisognosi di un cambiamento di rotta.
Non sono contento di esser stato privato della mia vita e che nessuno mi abbia difeso, mi fa anche arrabbiare l’incapacità di esporsi, di trasmettere il proprio pensiero, di dire basta quando le cose non funzionano, di svoltare senza tornare indietro.
Ma adesso che posso far volare le mie parole nelle teste delle persone, ho ideato una formula speciale per indurre chi ha poca consapevolezza delle sue energie, a fare di più.
Io ho sempre creduto che gli esseri umani fossero in diritto di essere felici, di soffrire il meno possibile, ed allora con questa mia nuova ideazione cognitiva ed emotiva ho organizzato un percorso per uomini e donne che vogliano mettersi alla prova. Vogliano provare a recuperare la vita che hanno vissuto immersi nella sofferenza e nella confusione per dire finalmente basta, io non ci sto!
Sono accorsi in molti al mio invito, ed ho notato che questi miei allievi sono fantastici: prima sembravano ricoperti da una patina grigia, non riuscivano ad usare le loro competenze, venivano tacciati di incapacità, ed impotenza.
Ma solo perché per mantenersi in vita dovevano reprimere le loro idee, e le loro emozioni, altrimenti avrebbero travolto con la loro esplosione di vitalità tutto quanto attorno. Secondo il loro modo di vedere sarebbero risultati non rispettosi verso persone, familiari ed amici che mai verso di loro hanno usato rispetto.
Si sono sacrificati per anni, sono rimasti nell’ombra della sofferenza, non hanno avuto la forza di emergere dalla disperazione per non far sparire per sempre, ad esempio, donne come quella che ha reciso il mio tronco.
Io sono stato eliminato materialmente, ma spiritualmente continuo a vivere grazie a coloro che si sono liberati da incastri in cui li tenevano madri, mogli come quella che mi ha tolto la vita.
Oggi hanno imparato a dire di no, preferisco vivere felicemente!