Decidere? Scegliere? Ma chi è veramente in possesso della sua vita da arrivare a decidere che cosa sia la felicità per lei/lui? In teoria tutti, in verità nessuno.
Abbiamo un destino da domare, plasmare creare e spesso non ne siamo capaci. Buttiamo via e sprechiamo le carte che la vita ci dona …
Personalmente non avrei mai voluto che finisse in questo modo il racconto, me ne faccio una ragione; ma auguro a Paola e alle migliaia di altre persone che come lei si trovano ad un bivio, di riuscire a pensare finalmente a loro stesse e non più alle convenzioni sociali.
L’esperienza amorosa è troppo intrigante per essere buttata via, è energia vitale che ci rende unici, nessuno mai salderà il nostro conto se non sapremo decidere fermamente per noi stessi!
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Quando arrivarono a quel piccolo prato che si mostrava all’improvviso e poi subito si chiudeva alla vista di chiunque non ci fu bisogno di nessun discorso, i loro corpi si cercarono contenti di ritrovarsi e in istante Paola si dimenticò di tutto e il tempo giocò con loro e insieme a loro…
Tornò a casa che saranno state quasi le undici di sera, in garage si era controllata mille volte se per caso un filo d’erba… e si era rifatta il trucco, un goccio di profumo per cancellare l’odore del sesso, le mutandine in borsa e la faccia soddisfatta e stanca. Sandro era in sala che dormicchiava sul divano, sua figlia in camera la salutò distrattamente.
-Com’era la mostra?
Tono inquisitorio o solo stanco?
-Non male…. Ma il condizionatore non funzionava benissimo e sono tutta sudata…mi faccio una doccia veloce e arrivo…
-Fai con comodo, finisce il film e vado a letto…
-Bene, ti raggiungo…
Dopo quella volta lei e Gianni si erano rivisti per brevi ma intensi momenti di passione pura, bastava che lui mandasse un sms e lei correva…oppure il contrario, ogni momento libero delle loro vite li vedeva insieme ed era fantastico, sapevano entrambi che la loro estate sarebbe prima o poi finita ma era come se non ci pensassero, era come se fossero affamati entrambi di quella voglia che ti fa restare vivo, era come se fossero diventati egoisti verso il mondo intero ma lo sapevano tutti e due che prima o poi il tempo che li aveva separati sarebbe tornato per separarli ancora…
Non parlavano mai tra loro degli altri, lei sapeva che Gianni viveva con una compagna da quasi quindici anni, lui sapeva tutto del suo matrimonio ma nessuno dei due affrontava mai l’argomento, erano due ragazzini accaldati che continuavano a bere…
Un giorno mentre lei si stava rivestendo al buio prima di tornare a casa lui le chiese…
-Tu non lo lascerai mai Sandro vero?
Fece finta di non sentire ma lui insisteva…
-Allora…lo lasceresti?
Non rispose, ma era come se l’avesse fatto…
-Ha vinto lui…il contabile…
Silenzio
-Io posso averti per un ora, posso ritagliarmi un pomeriggio, posso godere di te e farti godere…ma ha vinto lui…
Silenzio
-Non era questo che volevo strepitosa…non era questo…
Si lasciarono quasi senza guardarsi.
Lei
-Domani vado a prendere le analisi, magari dopo ti chiamo e se puoi ci vediamo…
Lui
-Chiamami solo per dirmi che credi in noi…altrimenti lascia perdere…
Lei
-Non vuoi che ti chiami? Ti sei stancato di me? Vuoi tornare al tuo solito tran tran…
Lui
-Credo che tu abbia capito benissimo cosa vorrei… devi scegliere strepitosa e devi farlo ora…
Lei
-Devo andare…
Lui
-Anche io…
Scese finalmente dalla macchina ed entrò nel centro commerciale, doveva fare la spesa per la sera, diede un’ultima occhiata al telefono …
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Gianni
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“……..
bevi la tua estate
raccogli il grano
i sogni di una notte
svaniranno all’alba”