Questo il mio commento alla puntata odierna.
Questa tipologia di genitori che si occupano così tanto dei figli (la nostra protagonista a tratti sembra una di quelli), di preparar loro pranzi e cene, volti anche ad ospitar i ragazze, le ragazze, fidanzati vari, lo fanno per riempire i vuoti della loro vita di coppia e familiare, o ritengono davvero una bella esperienza condividere assieme ai figli ed ai loro amici gli spazi della vita quotidiana? Pensano davvero di poter contribuire ad accrescere le conoscenze nella testa dei ragazzi, osando esporsi sugli errori inevitabilmente commessi nella loro vita? Perché quando guardi negli occhi un adolescente ed ammetti di aver commesso anche tu qualche errore, lo autorizzi a sentirsi vulnerabile, e a parlare con te delle possibili soluzioni. Non esiste sensazione più creativa e propulsiva di quella utilizzata per affrontare le difficoltà!
La lamentata mancanza di passione, cara signora mamma, secondo te chi l’ha alimentata in tua figlia? Poi sei tu che percepisci così la vita di tua figlia, che sembra anche una ragazza in gamba, la figlia che tanti genitori vorrebbero avere nella propria casa, in un mondo così tormentato ed abitato da figli ribelli …
O tua figlia è adeguata ma tu sei insoddisfatta? Ed allora avveleni anche la vita di tua figlia e dintorni con le tue paturnie esistenziali?
Cara mamma, io non ce l’ho con te, ma prendo spunto da quello che vivi e combini, per scrivere le mie riflessioni, così facilmente più assimilabili dai miei lettori, perché abbinate ad episodi di vita reale! Anche perché sono convinta che i ragazzi abbiano un gran bisogno di sentire anche le parole dei loro genitori, degli adulti, per avere dei paletti, di adulti anche un po’ rompi scatole, ma che sappiano dire di no o che li mettano di fronte ai confini del marasma della umana esistenza.
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L’ultimo sospiro e risponde tranquilla
-si cara, ti serve qualcosa?
-beh, stasera Giorgio si ferma a mangiare da noi, gli prepari qualcosa di carino?
Anche stasera… senza ritegno il rampollo degli avvocati, praticamente ha messo le tende da noi visto che anche ieri è stato pranzo e cena e film e che Dio lo stramaledica non se ne andava più..
-ma che bello, ha traslocato? Vuoi che gli liberi un armadio?
-mamma!!!
Ecco, questa era sua figlia Anna, quasi vent’anni e il senso dell’umorismo di un bradipo in letargo, anzi forse leggermente meno a essere sinceri. Ma le passioni santo Iddio che fine hanno fatto, possibile che questi ragazzi siano così inquadrati? Magari non tutti ma la sua senz’altro. Bella, carriera scolastica impeccabile e prossima maturità di sicuro con il pieno dei voti, due o tre sport praticati con buoni risultati ma, come si diceva una volta, senza nemmeno sporcarsi la maglietta e poi lasciati senza colpo ferire e meno male perché l’ennesimo torneo di pallavolo di domenica mattina con le altre mamme truccate che nemmeno Lady Gaga e tutti a dire machebravemachebelle oppure ieriseraunacenafantastica o ancora dobbiamovedercipiùspesso… anche no.
E pensare che quando sua figlia aveva compiuto 14 anni, le era sembrato di scorgere nel suo sguardo la ribellione che aveva anche lei alla sua età e ne era stata contenta, era preparata a stuoli di ragazzini con gli ormoni a mille in giro per casa e fughe da scuola e serate ad aspettarla preoccupata e invece…invece niente. Mai un ritardo, uno sguardo leggermente brillo a fine serata, mai una pena d’amore degna di questo nome, solo frasine da baci perugina sul diario che lei spiava di nascosto ma neanche tanto perché tanto nascosto non era mai. “Mi è capitata così” pensava ma sperava sempre in un lampo di qualcosa, magari il sesso… e allora immaginava palpeggiamenti selvaggi, rifiuti e rossori e invece… invece il giorno che aveva deciso di “darsi” naturalmente al Giorgio di cui sopra, la sera stessa a cena ci aveva comunicato l’avvenuto con una tale precisione di dettagli che io e suo padre stavamo per strozzarci con una foglia di lattuga, lui per la vergogna io per la tristezza.