Due storie diverse tra loro, una donna che sembra aver represso per una vita intera tutto quello che aveva dentro. Sicuramente ci sarà una spiegazione del suo comportamento, ma leggendo le parole dell’autore suscita rabbia per la sua incapacità di muoversi nella vita.
Il coraggio non è per tutti, solo per coloro che osano sfidare gli schemi ricorrenti e l’incapacità delle persone che hanno attorno di cambiare. Perché quando un individuo riesce ad affrontare un cambiamento che gli permette di raggiungere la felicità, si aspetta che gli altri siano con lui, lo sostengano. Quasi mai succede così …
Da quelle prime scene prematrimoniali la coppia non sembra promettere proprio niente, poca o nessuna passione, ed erano solo all’inizio. Invece hanno pensato bene di costruire delle belle mura entro cui confinare una vita matrimoniale quasi assente. Difficile far capire alle persone che un matrimonio ben riuscito è una conquista di pochi, il resto è solo quello che si pensa che gli altri si aspettino o la costruzione di una storia vuota in cui vengono inseriti dei figli, che si spera subiscano meno danni possibili.
Troppo acida questa versione? No pura consapevolezza di un modo di gestire le relazioni sentimentali con nessuna creatività, e desiderio di felicità.
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Alza le mani in segno di resa ma per un secondo Paola non può fare a meno di notare un lampo di un qualcosa di molto vicino all’odio che quasi sembra cambiargli colore alle pupille, vorrebbe cambiare discorso, restare magari a parlare di qualsiasi cosa che non abbia a che fare con le loro vite separate dal tempo..
-certo strepitosa che la scelta di Barcellona forse potevi risparmiartela…
– e perché, sentiamo?
Lui sorride, ancora quel lampo impercettibile… poi cerca nelle tasche le sigarette, getta il pacchetto sul tavolino e ne accende una, tira la testa indietro e getta fuori il fumo. Lei potrebbe chiudere gli occhi e indovinare perfettamente ogni suoi gesto…
-eh già, perché?
Un’altra boccata
-forse perché è stata la nostra ultima, oltre che una delle poche, vacanza insieme… ma te lo ricordi ancora quel week end? La macchina di Franco, i turni per guidare, le canzoni… sembrava quel film con Abatantuono di un po’ di tempo fa…l’hai visto?
-quale di preciso?
-ah, non mi chiedere il titolo…
-Mediterraneo?
-ma no…quello era ambientato prima di tutto in Grecia, e noi io e te intendo, in Grecia non ci siamo mai stati… e poi non era ambientato durante la seconda guerra?
-e’ vero… che stupida… no, allora non l’ho visto…
-ma dai, impossibile… era quello dove un gruppo di amici si ritrova per andare a salvare dalla galera un altro loro amico in Marocco che credevano in galera per una storia di “fumo”
-ah, che storia interessante…
-no guarda, non è la storia, potevano anche andare a trovare una zia malata, era il “viaggio” in macchina, le cose che dicevano, il clima che piano piano ritrovavano tra di loro…
…Barcellona…
-amore ci sei?
-sono qui Sandro, in sala che provo le tende….
Lui entra nella sala ancora vuota, mancano due mesi al matrimonio
-fammi vedere?
Si avvicina e la bacia dolcemente sul collo, lei si gira e lascia cadere le tende, lo abbraccia che quasi lo travolge, comincia a cercare di sciogliere il nodo perfetto della cravatta, si baciano ma al primo bottone lui la spinge dolcemente via.
-Paola!!!! Ti sembra questo il momento, tra dieci minuti devo rientrare in ufficio… fammi piuttosto vedere i colori che hai scelto…
Lei si tira indietro, vorrebbe tanto che lui lasciasse perdere quelle cazzo di tende e la sbattesse contro il muro, le tirasse su la gonna… raccoglie le tende cadute e le sistema controluce…mentre lui le controlla lei si avvicina e lo accarezza sulla schiena…
-meglio quella sul giallo, rende l’ambiente più luminoso e credo si intoni meglio con il colore dei divani…
Lei continua con le carezze, gli ha cinto la vita con le braccia e sta per sbottonare i pantaloni…
-Smettila Paola!!!!!
-uffa… ma non puoi lasciarti un po’ andare? Solo un pochino… eh?
-non adesso amore mio, ho un mucchio di cose ancora da organizzare, e la lista e il muratore per la cucina…
Più che un matrimonio sembra sempre di più una parata militare…
-a proposito amore mio, ho pensato ad un posto magnifico per il viaggio di nozze… sei pronta?
-dimmi…
-Spagna…Barcellona….eh…
Lei si blocca, le si blocca anche il respiro…”No ti prego, fa che non sia vero..”
-allora? Non ti piace Barcellona?
-si solo che…
-si solo che cosa…? Ci sei già stata?
-NO!!! MAI!!!