GLI AMANTI
Vi invito ad andare al video <GLI AMANTI> nel gruppo #NONPERDIAMOCI
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Ringrazio di cuore le mie grandiose amiche di #cosavuoichetilegga Graziella Ghezzi Paola Paolino Susy Minutoli Monica Maggi
& Mr.Rock Marco Pivari per il suo fantastico montaggio e il sostegno che mi da per realizzare quasi tutto quello che mi passa per la testa!
#cosavuoichetilegga ci dona una lettura anche da lontano…
GLI AMANTI
Amanti, relazioni clandestine, a distanza, segreti e caos nelle relazioni d’amore.
Come terapeuta di coppia mi immergo anche in questa tipologia di vissuti, nelle emozioni, nelle paure e nelle gioie di questo tipo di incontri amorosi.
Oggi più che mai la distanza esiste, è una distanza fisica reale, anche non facilmente superabile.
Ho deciso di usare alcune strofe musicali per suggerire immagini mentali che possano tendere ad accorciare la distanza tra i due partner nella relazione sentimentale: <Rette parallele> e <E’ più forte di me>
Ho scelto la canzone del cantautore Dente, pseudonimo di Giuseppe Peveri, <Rette parallele> perché
le parole usate dall’artista possono essere utili per aiutare a superare la lontananza, mantenendo la vicinanza
“Se noi fossimo dei semafori
Io sarei vicino a te
Quando mi spengo io
Ti accendi tu
Quando mi accendo io
Ti spegni tu… Siamo rette parallele…”
Intrigante l’alternanza, che però permette il collegamento
“Se noi fossimo vetri elettrici
Io viaggerei di fianco a te
Quando mi alzo io
Ti abbassi tu
Quando mi abbasso io
Ti alzi tu… Siamo rette parallele…”
Come dosare le energie, per arrivare a superare le difficoltà.
“Se noi fossimo dei petali
Io sarei dopo di te
Quando sono “m’ama” io
Sei “non m’ama” tu… Siamo rette parallele…
E poi la poesia che scaturisce dal fiore della margherita e dallo sfogliare i suoi petali, per mantenere comunque continuità.
La scelta della strofa della canzone del cantautore Ligabue invece in <E’ più forte di me>:
“Quattro e mezzo e suda il vetro
Cosa ci disegno sopra?
Tu da quello io con questa
Tanto per non stare indietro
Lei che ce la mette tutta
Ma ti porta sempre in faccia
Siamo in troppi io e lei in questo letto
È più forte di me questo gioco d’amore
Si può solo guardare come va a finire
È più forte di me questo gioco d’amore
Questa gabbia di nervi e gusto e buon odore”
Ci fa immergere nel tormento amoroso che può innescarsi la notte, tra due persone che abitano in due case diverse, ma fa stare bene, perché la sfida del gioco attiva uno sguardo curioso verso il futuro, e poi normalizza il fatto che non sempre le proprie sensazioni amorose siano facilmente controllabili
Giovanna Ferro, psicoterapeuta associata esterna del Centro Dipendiamo