Ingredienti fondamentali del romanzo: donna frustrata, lunga negazione e tentazione improvvisa e soverchiante, essere romantici. Senza esagerare credo che la quasi totalità delle donne e degli uomini dovrebbe ammettere di trovarsi in questa situazione, comunque non serve alcuna confessione per accedere sul palcoscenico sociale. Invece serve esser onesti e limpidi verso la propria coscienza per esser davvero felici. Senza ritrovarsi con almeno uno di quegli ingredienti che generano follia! <Eppure Stella, ammesso che abbia mai provato qualche rimorso, è rimasta fedele alle sue illusioni fino alla fine>.
Ho divorato “Follia” di Patrick McGrath; può cambiare l’ambientazione, i vari scenari, ma a ciascuno di noi è sicuramente capitato di trovarsi, e ritrovarsi, in scene emotivamente drammatiche e coinvolgenti, tali da fare saltare ogni grado di rassicurante razionalità.
Poi vengono fuori le costruzioni di storie perfette per suscitare le giuste simpatie: ci caschiamo quasi tutti, solitamente chi rimane fuori perché non ha il coraggio di sconfinare dalla sua quotidianità routinaria, che tutto sommato garantisce immensi vantaggi. Ma perché mandare all’aria tutto? Solo per follia!
Nel razionalizzare tutto però si rischia di allevare inganni , e l’inganno -si sa- corrode anche le persone integerrime ; ma da alcune scelte di comodo vengono fuori i mostri peggiori.
Mai mettersi nella posizione mentale di attribuire la colpa all’altro: quasi nessuno accetterà; piuttosto che vedere la responsabilità anche dell’altro nella relazione i singoli individui si prendono tutto il carico. Poi si chiudono, perché temono di non esser capiti o meglio che solo loro comprendono le ragioni dell’altro perché sono una coppia speciale, ed il resto del mondo (intento solo a giudicare) è così sordo all’amore che non vale neanche la pena di parlarne .
E’ difficile anche sfuggire ai tentativi di manipolazione, creano delle trappole così sottili a cui è difficile sottrarsi; queste stesse trappole mentali riescono quasi a spostar fisicamente le persone, altro che far creder loro fatti che non esistono.
<Rivedere quella scena, o anche solo ammettere di averla vissuta, le era intollerabile…non poteva non chiedersi se, avendolo fatto una volta, l’avrebbe fatto di nuovo; è benché in realtà non si ponesse il problema in questi termini (li avrebbe respinti con sdegno se si fossero affacciati alla sua coscienza), sapeva con certezza, la certezza che accompagna ogni pensiero intollerabile, che la risposta era sì>. Certamente la logica di questo ragionamento può non essere molto lineare per molti, ma siccome l’esser umano non è lineare, ben spiega la complessità delle relazioni umane e delle riflessioni emotive su cui si avviluppano tante faticosamente tanti sentimenti ed infiniti pensieri.
Quando ci diciamo è stato solo un momento di follia chi vogliamo salvare? Noi stessi? Gli altri? vogliamo trovare una via di fuga o immergerci nella nostra umanità palpitante?
E’ un illusione, a volte lo sappiamo davvero, ma ci da sollievo creare certi pensieri, che poi esistano solo nella nostra mente ha una importanza relativa. Solo il perder di vista quanto la nostra mente possa esser potente e carica di possibilità creative ci fa perdere il contatto con la realtà.
< LUI aveva bisogno di protezione e di aiuto, perché qualunque cosa LEI gli avesse dato, lui era troppo fragile per vivere senza> Incastro perfetto, perverso, percorribile, pervicace mente, permanente, pervasivo, per due e più esseri umani, per sempre.