Effetto rottura
Periodo diverso per tempi di vita, per condizioni di lavoro, per la gestione delle relazioni, per l’organizzazione delle case, questo del Covid19 rispetto al passato.
Proprio la diversità e la frattura rispetto ad una abitudinaria normalità di vita a cui ogni individuo fa riferimento hanno creato un destabilizzante nuovo equilibrio, a cui cerchiamo di adattarci per non uscire di testa, con non poca fatica.
Intanto la casa ha acquisito forzatamente un nuovo valore, credo siano in numero maggiore quelli che oggi si trovano ad esplorarla e conoscerla veramente, rispetto a quanti invece si ritrovano semplicemente nella loro casa di sempre.
Sulla casa mediamente avviene un investimento economico da parte di individui coppie e famiglie che non è purtroppo commisurato al grado di amore che circola nelle relazioni umane. Per poi starci dentro veramente pochissimo tempo, solo la sera o addirittura solo a dormire.
Oggi la casa ha la sua rivincita come edificio, salvo assorbire poi il caos mentale che circola nella testa delle persone!
Indubbiamente il coronavirus prende tanto spazio, occupa le notizie di cronaca e le nostri menti, ma ci sono individui – con i loro relativi problemi – che con il Covid19 non c’entrano niente, ma che sono stati spazzati via da questa emergenza. Ci sono ad esempio altre tipologie di malati o persone in difficoltà che rischiano di passare in secondo piano;
progetti lavorativi mai partiti o bloccati che distruggeranno le vite di molte persone che già ora stanno arrancando nell’ombra scura della disperazione;
altri che aspettavano magari risposte da anni persi nei meandri dei tribunali e che continueranno ad attendere forse invano.
A tutti coloro che sono disperati non per causa del coronavirus va la mia solidarietà, perché credo siano persone che mai proveranno a dare disturbo per la loro discrezione estrema
Ammetto di essere infastidita da coloro che invece pur non potendoselo permettere, ci provano comunque ad assumere un atteggiamento di vittimismo ed autocommiserazione (però per questo rimando ad un mio vecchio post < Quell’atteggiamento da vittimismo >
https://www.giovannaferro.it/blog/quellatteggiamento-da-vittimismo/
Per concludere, non sforzatevi di apparire tutti buoni, altruisti o altri atteggiamenti leggermente finti, perché il Covid19 non ci ha ancor privato della capacità mentale ed emotiva di cogliere la falsità o di apprezzare la sincerità.