DALL’ARCHIVIO DI UN AMORE UNICO
La vita è strana, io in più di 20 anni di attività professionale come psicologa non avevo mai sentito una storia così, e dire che ho avuto la fortuna di conoscere terapeuti della coppia e della famiglia veramente preparati e con incommensurabile esperienza !
Loro due (lei e lui dello scambio sotto) si sono incontrati per caso come tutti, perché la stragrande maggioranza non ha alcuna consapevolezza di chi abbia dentro la sua coppia sino a quando lavorando tutti i giorni e passando assieme solo il tempo libero a tratti nel fine settimana, non si ferma un attimo a riflettere su di se e sul mondo attorno.
Invece di tempo la tastiera mi ha scritto temporale che forse sarebbe anche più corretto.
Coppie che sono sempre in tempesta perché non riescono a trovare un equilibrio; che non lo vogliono perché fermarsi a pensare vuole dire guardarsi dentro; e spesso quando dentro c’è il nulla si ha paura del buio. Noi umani siamo così…
Comunque negli incontri casuali le persone mettono ed investono il loro destino futuro, se non hanno perso la voglia di vivere, a furia di stare in coppie sbagliate.
Ebbene quei due avevano rispettivamente una loro famiglia avviata da tempo, non mi voglio addentrare sul loro grado di serenità, forse un giorno lo chiederemo a loro direttamente.
Si erano già non-incrociati in una storia di violenza familiare senza sapere di essere due angeli custodi dei più deboli, lui della donna, lei dei bambini. Il destino che li aveva visti in azione non poteva permettere loro di buttare via quelle capacità, e dare loro una altra possibilità da giocarsi questa volta a livello personale.
Poi un secondo incontro, casuale, ma molto più impegnativo, perché questa volta erano l’uno di fronte all’altra.
Sono andati avanti così per mesi, senza disturbare nessuno, senza esibirsi mai agli altri, soffrendo per le loro storie precedenti, per quello che non avevano mai ottenuto.
Credo che uno dei pensieri più sbagliati sia di etichettare come <Stronzi> quelli che lasciano e come <Vittime> quelli che restano. Questo merita sicuramente un discorso a parte per quello che avviene negli incastri più o meno perversi nelle relazioni di coppia.
Alla fine hanno fatto il salto, si sono lanciati nel loro futuro, hanno svoltato. Trasloco di casa. Ribaltamento globale delle loro vite. Altri traslochi, perdita del lavoro, problemi di salute, tutti affrontati con dignità, tanto da chiedersi ma chi te lo fa fare?
Qualcuno degli amici si è offerto per avere una spiegazione? Una amica di lei ed uno di lui, qualche anima sparuta si è affiancata a loro perché era impossibile non essere attratti dalla loro passione. Per il resto il deserto. Non che loro si aspettassero la sommossa dei parenti o amici che finalmente dicessero la realtà che c’era.
Abbiamo così tanta paura della felicità altrui, da non renderci conto che non potrà mai diventare anche la nostra, se non usciamo fuori da certi schemi, utili solo a conservare in certe fasi della vita tutte le comodità quotidiane e l’equilibrio individuale in maniera egoistica.
Ma la felicità altrui non è contagiosa.
Se non sappiamo essere felici non arriva, si rimane nel proprio pantano per l’eternità; anche provando a disturbare e ad intrufolarsi a forza , non si andrà a rompere il cerchio magico fuori da sè. Meglio smetterla di essere ridicoli con interferenze nelle altrui vite e farsi aiutare a raggiungere un proprio grado di salute mentale.
Confesso che ci sono storie d’amore che mi colpiscono più di altre, storie sofferte, che per diventare grandi e per crescere hanno dovuto lottare, queste sono le storie su cui mi viene da puntare le mie energie vitali, da cui prendo spunto quando vivo la mia vita e sono in difficoltà. Se qualcuno riesce a vivere in modo speciale la nostra vita normale, vuole dire che è accessibili e possibile da realizzare!
Chi può giudicare? Quelli che stanno nelle coppie per convenienza? Quelli che non si amano? Che non fanno l’amore perché intanto nella coppia ci sono cose più importanti?
Su e giù per scale di San Lorenzo ho riflettuto su questa storia per rendere tributo a tutte le coppie che sono state messe da parte, perché hanno scelto. Scegliere non è semplice, ma dovremmo accettare che altri riescano a farlo togliendo via i veli dell’ipocrisia e del giudizio. È un collage di storie di coppie veramente travagliate perché fuori da schemi ritenuti normali, che poi la normalità che cosa è?
(FINE PRIMA PUNTATA)