Vi invito a leggere e guardare video su
CONFUSIONE DOMESTICA E TERAPIA ON LINE
Grazie!
L’alternativa a un qualsiasi percorso
si sceglie con attenzione
e non conta l’armonia
L’alternativa a un qualsiasi percorso di via
si stima con precisione
non si presta orecchio all’armonia>
L’alternativa di Edoardo Chiesa – cantautore.
Confusione domestica e terapia on line
In questo periodo Covid19 l’utilizzo della terapia online è divenuto un valido strumento alternativo anche ai percorsi iniziati tempo fa in studio, o per nuovi percorsi. L’alternativa, in quanto permette di costruire una nuova cornice mentale, sia per i terapeuti che per gli utenti.
Tutti e tre i casi di cui vi andrò a scrivere sono storie di malessere di coppia, preesistenti all’emergenza coronavirus, che sono esplose in questo periodo di particolare stress e stravolgimento di vita. Senza la terapia on line si sarebbero trasformate in un baratro, con elevato rischio di inghiottire i vari componenti delle famiglie.
Giovanna Ferro, psicoterapeuta associata esterna di Dipendiamo – Centro per la cura delle New Addiction
Coppia numero uno: in attesa di andare alla udienza di separazione fissata ad aprile, congelata in casa, nella casa da cui uno dei due contava o si sentiva costretto ad andarsene.
Mi fanno venire in mente gli esperimenti sui topi chiusi nella stessa gabbia e le loro reazioni di ansia o paura legate alla convivenza, o comunque a modalità relazionali di interazione inadeguate e distorte.
In questa emergenza Covid19 la convivenza è davvero una difficile prova di vita.
Mentre un coniuge non fa che rivolgersi al suo legale per aumentare acredine già a livello alto, nel tentativo di risolvere nelle aule del tribunale questioni mentali ed emotive che lì non possono essere chiarite;
l’altro ha trovato il modo di fare video chiamata chiuso nell’abitacolo della sua auto, per trovare una dimensione di riservatezza, con il fine di capire come contenere il disagio in una situazione così compromessa. Soprattutto per gestire la relazione genitoriale con i suoi bambini che si trovano di fronte due genitori che si accusano l’un altro, buttando qua e là qualche colpa sui figli.
Coppia due: da tempo c’era la questione in sospeso di presunta presenza di un amante. La quarantena ha acceso la sfida nel marito di andare a leggere le chat sul cellulare, per scoprire che la confessione della moglie che la relazione si era conclusa, era stata infranta. Quindi anche l’accordo preso nello studio della psicologa.
Tra le urla ed i pianti dei due coniugi non mi resta che sottolineare e restituire lo stato di confusione mentale e di chiedere come possano essersi sentiti i loro bambini.
I genitori stessi hanno ammesso nel corso della video chiamata il loro senso di impotenza nel gestire la rabbia, la delusione, il dolore, la confusione, l’incapacità di gestire i figli. Quindi nel lavoro con loro mi sono concentrata sulla importanza di tutelare i bambini, evitando di riversare su di loro il malessere di coppia.
Parecchi bambini devono aver pensato che le menti dei genitori siano state fatte prigioniere dai peggiori mostri o dai cattivi delle favole.
Coppia tre: la moglie ha iniziato mesi fa un percorso di psicoterapia lamentando forte insicurezza personale che si riversava sulla relazione coniugale, riferendo anche fatica nella gestione della coppia per sua presunta inadeguatezza nell’assumersi le responsabilità di madre e di moglie. Il marito veniva presentato come un uomo tutto d’un pezzo che la aveva allontanata da una sua situazione con la famiglia d’origine molto compromettente per lei. Avevamo già affrontato le tematiche della cura di sé, di recuperare fiducia nelle sue capacità; per riacquistare un buon livello di amor proprio.
Ora in periodo Covid19 anche con questa signora -una volta ritagliatasi il suo giusto spazio di riservatezza, al di là degli impegni lavorativi e familiari- abbiamo utilizzato la terapia on line per proseguire nel percorso.
Abbiamo così aggiunto un altro tassello sui dati di vita: lui non è capace di usare la posta elettronica sullo smartphone e nel dargli un aiuto ha scoperto un suo scambio di e-mail con una collega.
Questo fatto ha squarciato l’immagine eroica del salvatore appiccicata addosso al marito, permettendo alla signora di lavorare su sé stessa attraverso la rabbia del tradimento.
Per concludere, facendo seguito a quanto scritto dalla dott.ssa Maria Chiara Gritti, direttrice del Centro Dipendiamo, sulle terapie on line, ho scoperto che le persone riescono ad essere loro stesse a casa, quasi hanno un luccichio diverso negli occhi tra le pareti domestiche, mi danno fiducia e aumentano il loro livello di dignità personale: una intersezione speciale che arriva direttamente anche alla mia testa.