Si dovrebbe partire con lo scegliere una frazione di giornata (non una intera perché ci sarebbe la scusa del tempo…) da dedicare a se stessi, per sperimentare qualcosa di nuovo. Un giro di “degustazioni” per vedere che effetto fa mettersi alla prova e trovare qualcosa che fa per se.
Arrivare a definire la propria frazione di giornata dell’esperimento: per provare qualsiasi cosa, soprattutto quello che non si è neanche osato mai pensare.
Per arrivare ad avere:
1 Uno spazio personale: avere uno spazio, con dei confini ben definiti (una stanza, una casa, un giardino…). Perché solo grazie ai confini chiari possiamo entrare in contatto serenamente con gli altri.
2 Un tempo personale: non è mai sprecato, perché serve a capire se si sta percorrendo la strada adeguata o se è necessario deviare.
3 Un dovere verso se stessi: basta con l’essere immersi nel senso di dovere per gli altri. Per ricevere l’idea illuminante bisogna esserci per se stessi, senza l’ingombro di altri (altri che saranno anche persone significative della propria vita!).
Via con l’istinto, per farsi pervadere dalla creatività, rompendo con gli schemi mentali e qualche abitudine quotidiana. E ritrovare in se stessi l’ospite speciale: sarà singolare e particolare.
Siamo veramente consapevoli di quale fardello ci portiamo dietro o da quali pesi siamo oppressi? Spaziamo come libellule dai rametti della responsabilità, dei sentimenti, dei pensieri, delle preoccupazioni o delle cose da fare o da non fare.
Aumentando la conoscenza dell’esistenza di questi micro pesi , mettendoli in evidenza tra i pensieri e le emozioni della nostra testa, possiamo anche scoprire che diventano una pesante zavorra che ci tiene fermi al suolo.
Sulle ali della libellula provate ad immaginare e visualizzare le strategie che avete ideato per liberarvi dal carico e librarvi nell’aria frizzante! Adottate questo esercizio veloce e diventerete più vaporosi.
Non solo avere la vita quotidiana piena di compiti da svolgere, la lista delle cose da fare, da trascrivere da una parte all’altra perdendo tempo a controllare di aver fatto, da completare con una scadenza. Sapersi dedicare a qualcosa che piaccia e che faccia star bene!
Per es. un giro al mercato (ho adorato il mercato di Padova quando ero all’Università), una doccia, con spalmate di crema od olio sul corpo, una passeggiata, preparare una pietanza che soddisfi: che cosa è una ora del proprio tempo mischiato al tempo per tutto il resto?
Presi dalla spirale di cose da fare, noi esseri umani dimentichiamo di vivere, dimentichiamo di pensare a noi ORA nel momento presente.
Inutile leggere libri interi, seguire corsi se poi non abbiamo tempo per noi. Prima vivere felicemente, poi imparare e condividere tutto il resto.
Foto by Donatella, grazie!