Esiste pure“Just Not Sorry”: applicazione creata al fine di aiutare le donne a dire meno volte “mi dispiace”.
Un atteggiamento remissivo può dare modo agli altri di comportarsi in maniera prepotente e prevaricante; quando chiedere scusa fa calare in questa posizione va contrastato.
È contemplato solo dopo un errore, uno sbaglio, per segnalare che qualcosa non ha funzionato.
Ma non come atteggiamento di sottomissione. Molte e troppe donne si mettono nella posizione di non esser mai sicure, di dover chiedere, di sentire che ogni cosa che faranno potrebbe essere sbagliata, che ogni pensiero che avranno potrebbe non essere adeguato o corretto.
E poi si scusano di esistere, sarebbe opportuno imparare a non farlo più.
Iniziare a smettere di giustificarsi, non dire “mi dispiace….” , “Perdonami …” , altre espressioni che denotino il vero motivo per cui vi sembra di aver sbagliato, anche se le vere cause sono altrove e non sicuramente voi stesse.
E’ diventato uno scomodo automatismo, che denota mancanza di consapevolezza delle proprie capacità, bisogna arrivare a farsi valere, scavalcando quello che viene come abitudine per rintrodurre pensieri diversi. La diversità farà la differenza nel vostro modo di relazionarvi verso gli altri.
Non deve essere equivocato con la gentilezza, non disturbate vivendo, vi dovete sentire autorizzate ad avere il vostro spazio vitale, basta con lo stile di educazione per le donne dei secoli passati in cui lo spirito di sacrificio era predominante.
Non annullatevi, chiedete quando è il vostro momento, esiste l’alternanza, non dovete sempre collocarvi sul gradino inferiore.
Il confronto non è una affermazione di forza, ma una espressione di diversità, non scusatevi del vostro stile di pensiero certamente unico!
Non ci si può poi arrabbiare perché non si è espresso quello che si aveva dentro: non ci sono proprio scuse disponibili. L’ansia di assecondare gli altri deve esser contrastata con l’allenamento a sentirsi capaci di esprimere quello che si ha dentro, creando le situazioni a se favorevoli. All’inizio con un filino di voce, poche parole, che poi via via diventano una bella voce consistente e anche brillante della propria intelligenza.
Interlocutore talvolta quasi si imbarazza per voi; è inevitabile che vi associ al ritornello “chiedo scusa”, rischiate di perder la credibilità. Talvolta nello scusarvi qualcuno può perdere la pazienza …
Mai più le prime a scusarvi, aspettate che siano gli altri.
E se non piaci che succede? Poi anche non chiedere scusa. Focalizzati sui tuoi veri errori: magari non ce ne sono, non ne hai mai commessi, perché sei semplicemente fantastica!