<Guarda che non sono io quello che stai cercando…>
Non è colpa di nessuno, se non della loro coppia, sono stati assieme tantissimi anni, in cui hanno avuto modo di sviluppare le loro migliori capacità, coltivare tutto l’amore che li aveva fatti avvicinare sino a decidere di consacrarlo in un matrimonio addirittura di fronte a Dio, forse per elevarsi ancora di più spiritualmente come coppia. Avranno creduto in loro, altrimenti non aveva senso stare assieme così tanto, non credo li abbia devastati la troppa vicinanza emotiva e materiale!
Cara signora, che ora è qua davanti a me, non si preoccupi di essere stata etichettata come l’amante, non è colpa sua se è arrivata quando la coppia non c’era più, e nonostante questo lei è stata accusata dalla moglie di essere quella che ha causato la rovina.
<Guarda che non sono io quello che stai cercando…Guarda che non sono io quello seduto accanto…E guarda che non sto scherzando…Guarda che non sono io la mia fotografia Che non vale niente e che ti porti via…> (De Gregori)
La moglie in questione potrebbe invece imparare, invece di diffamare l’altra fuori dalla coppia, a guardare dentro di sé, a cogliere quanto lei non è riuscita a fare dentro la coppia. Troppo facile dirottare su un presunto nemico esterno il peso di responsabilità o atteggiamenti mai considerati sino a quel punto, come se il terzo elemento fosse il catalizzatore di tutto il male nel mondo.
Le assicuro che esistono persone che osano ammettere di aver sposato la persona sbagliata, magari non ostentano la medaglia sul petto per questa ammissione dolorosa ma ci sono, e si riconoscono anche solo dai tratti di un viso finalmente rinnovato dalla felicità.
Si può sbagliare nel matrimonio, nelle scelte di vita, però il conto che spesso viene recapitato dal destino è salato. Scambiare l’amore per qualcosa d’altro inchioda in una posizione in quasi totale assenza di vita. Osare di ammettere l’errore, per vivere un altro pezzo di vita diversamente, non compenserà l’errore commesso, ma fornirà una possibilità di riscatto, una opportunità per il proprio futuro.
E’ davvero un atto di semplificazione mentale quello che l’ha inchiodata moralmente, ma lei merita di vivere la sua vita e di sganciarsi dai falsi giudizi.
La superficialità con cui si spiegano tanti fatti umani non fa altro che condannare mentalmente le persone a vivere nel caos, soprattutto per coloro che non sono in grado di usare la testa adeguatamente.
Con queste mie parole vorrei mettervi in guardia contro l’illusione di pensare di essere perfetti, quando trovate qualcuno su cui riversare le vostre mancanze. La perfezione quando la si raggiunge prevede che nella stessa persona convivano alla meglio pregio e difetti