650 mila euro a Carlo Conti per il Festival: cifra elevata? Dipende dall’incarico professionale attribuito all’uomo in questione, dal tipo di attività correlate all’incarico, dagli obiettivi richiesti e da quelli attesi.
Non si può solo considerare la cifra e fare paragoni con altre retribuzioni, si finirebbe per banalizzare, per creare clima rabbioso, per denigrare quanti non riescono a ricevere tali somme per svolgere i loro lavori.
Poi c’è anche chi non restituisce quanto ingiustamente guadagnato per combinando disastri degni di nota, chi non viene segnalato né sospeso per l’inefficienza quotidiana.
Esistono lavori la cui retribuzione non si potrebbe identificare, tanto risultano utili alla comunità sociale: dovrebbero assurgere all’olimpo degli dei
Esistono persone e lavori talmente vuoti, stupidi ed insignificanti che non dovrebbero essere pagati.
Ci sono casi lavorativi di persone che non sono neanche attivabili attraverso cifre esorbitanti…
Esistono studi che <hanno scoperto che i teenager che avevano partecipato ad attività di volontariato in adolescenza spontaneamente e senza costrizioni dagli adulti, avevano l’11% in meno di comportamenti illegali dai 18 ai 28 anni di età, rispetto ai teenager che non erano stati volontari.> (ricercatori del College of Public Health dell’Università dell’ Iowa)
Questo trend continuava quando i soggetti diventavano più grandi.
Commento superficiale ma non troppo: fare attività di volontariato struttura a livello personale, quindi non serve avere una retribuzione economica per funzionare. Inoltre un periodo formativo in adolescenza va a promuovere un senso di responsabilità sociale, valore di sé, e felicità, che a loro volta inciderebbero sullo sviluppo morale delle persone.
Certo il lavoro, una occupazione, un incarico professionale bisogna averlo; non tutti lo hanno! Quando crolla il mercato del lavoro, la mancanza di crescita economica di un paese fanno si che il tema della disoccupazione abbia un impatto sociale devastante e diventi una problematica che si trasforma in emergenza sanitaria. I suicidi per motivi economici si incrementano, e di tentativi di suicidio raddoppiano in davvero poco tempo.
Il lavoro incide a livello emotivo sul lavoratore, anche se non tutti i lavoratori percepiscono lo stesso significato od hanno consapevolezza uguale dell’evento lavorativo in sé.
Può essere anche interessante soffermarsi sulla soddisfazione lavorativa come sentimento di piacevolezza che deriva dalla percezione che la propria attività lavorativa è in grado di soddisfare valori personali importanti connessi al lavoro (Locke) o soddisfazione lavorativa come atteggiamento verso il proprio lavoro (Brief) – in cui i 650 mila euro non sono necessariamente elemento strutturale fondante.
Ci sono lavori che non farei neanche se mi pagassero più di 650 mila euro.